“Ho riflettuto molto sulla nostra rigida ricerca, mi ha dimostrato come ogni cosa sia illuminata dalla luce del passato… in questo modo io sarò sempre lungo il fianco della tua vita e tu sarai sempre lungo il fianco della mia.”

da OGNI COSA E' ILLUMINATA - Jonathan Safran Foer

venerdì 4 marzo 2011

RAFFAELE (RAFFAELLO) LIMARZI

(foto pervenuta da Silvio '51)
Raffaele è il primo figlio maschio di Francesco, immancabilmente battezzato con il nome del nonno.
Nome riportato in tutti i documenti ufficiali, ma che è stato inizialmente un motivo di discussione con una delle sue discendenti dirette, la bolognese Eleonora Limarzi che, a ragione, conosceva il suo trisnonno con il nome di Raffaello. E' in effetti così che si faceva chiamare dai suoi cari e dalle persone a lui più vicine.

Nacque a Marzi il 7/03/1860 diciotto mesi dopo la sorella maggiore Maria Laura e giusto qualche mese prima dell'arrivo della rivoluzione garibaldina che ha attraversato la sua terra.

Sarà stato questo vento di guerra che l'ha lambito quando ancora era nella culla o chissà per quale altro motivo, ma di fatto la sua vita Raffaele l'ha passata per la maggior parte sotto le armi. Infatti non gli è stato necessario nemmeno rispondere alla chiamata di leva del 1880 perchè già si trovava arruolato, evidentemente come volontario, nel 42° Reggimento Fanti (come risulta dai registri che pubblico in appendice a questo post).
Per la cronaca nel 1882 a lui si ricongiunse, sempre nel 42° reggimento fanti, il fratello Eugenio.

Sin dalla sua gioventù quindi la sua vita è trascorsa indossando la divisa del Regio Esercito. Questo comunque non gli impedì di sposare il 22 aprile 1895, a Ferrara, la contessa ANTONIETTA CHIOZZA di LOANO (nata il 31/08/1874, figlia del ferrarese Conte Chiozza e della Contessa Giuseppina Avogli Trotti).

Per l'occasione il padre Francesco non mancò di pubblicare un opuscolo di poesie cosa, fra l'altro che, conoscendolo, non stupisce particolarmente. Quello che invece stupisce è che lo stesso Raffaele, l'arcigno soldato che evidentemente condivideva con il padre la vena poetica, diede a sua volta alle stampe un intero libretto dedicato alla sua amata Antonietta. Una copia di questo si trova alla biblioteca centrale di Firenze.

Ecco le parole da lui dedicate alla sua futura sposa:



Per avere invece una visione complessiva di entrambi gli opuscoli (che sono pubblicati in una apposita pagina del sito) è sufficiente CLICCARE QUI.

I novelli sposi incominciarono un lungo peregrinare per l'Italia del nord dettato dai continui trasferimenti ai quali era soggetto Raffaele. Ciò si evince anche dalle città natali dei loro 4 figli, quasi sempre diverse l'una dall'altra:

GRAZIELLA LIMARZI (Reggio Emilia 11/09/1897 - Bologna 15/10/1993)
La primogenita



ERIBERTO LIMARZI (Torino 03/09/1900 - Bologna 10/07/1963)



FRANCESCO LIMARZI (Torino 30/07/1902 - Bologna 20/01/1996)
Chiamato più semplicemente Franco. Sposò Anna Pini (1906-1994) il 15/10/1934


VOLFRANO LIMARZI (Vercelli 01/03/1907 - ?)
Sposò Maria Baldi (1907 - 2006).



Raffaele (divenuto quindi Raffaello) e Antonietta finirono per mettere radici a Bologna e con loro tre dei quattro figli (Eriberto, Graziella e Francesco) che sono tutt'ora sepolti al Cimitero della Certosa.

Ai loro nomi sono in origine risalito grazie a Eleonora Limarzi che mi ha trasmesso (fra le altre cose) il necrologio dato alle stampe negli anni '30 in occasione della morte della madre di Antonietta:


Quello fra di loro di cui ho maggiori conoscenze è di sicuro Eriberto che, fra l'altro, è sempre stato in contatto con mio nonno (e suo zio) Silvio tant'è che, approfittando della vicinanza geografica, non sono mancate nemmeno alcune sue visite a Meldola. Di queste conserva ancora diversi ricordi mio padre che, da piccolo e affamato ragazzino, si preoccupava non poco dell'appetito del cugino che finiva per spazzolare tutti i manicaretti preparati da Clara (la indimenticata governante tuttofare di casa).

ERIBERTO sposò nell'aprile 1925 Elsa Lugatti. La coppia ebbe due figli: SILVANA e GABRIELE i cui discendenti sono numerosi e tutt'ora residenti a Bologna.



Gabriele infatti ebbe a sua volta quattro figli: la già citata Eleonora e i suoi fratelli Giovanna, Sofia e Raffaele. E' il terzo Raffaele Limarzi di una serie incominciata più di 200 anni fa con il padre di Francesco nato nel 1805. Non nascondo di avere avuto, non avendolo mai visto prima ed imbattendomi per caso in una sua foto, un vero e proprio tuffo al cuore: porta letteralmente stampati i tratti di famiglia. Scherzi della genetica.
Sua figlia Margherita è un'altra dei giovanissimi della nostra stirpe. E mi  piace metterla assieme agli altri, da poco arrivati, piccoli Limarzi nel mondo (magari un giorno scrivo qualcosa solo per loro).

Quanto alla carriera militare di Raffaello fu lunga e luminosa. Già nel 1880 a vent'anni era ufficiale ed arrivò sino al grado di colonnello con il quale si congedò.
E' bello ritrovarlo, dopo le foto giovanili, uomo maturo, ma sempre con l'immancabile divisa. Oppure in una foto scattata a Tripoli, in pieno periodo coloniale, mentre sfila a cavallo alla testa delle truppe al suo comando. (entrambe le foto di Eleonora Limarzi - nella prima Raffaello è il terzo partendo da sinistra)





Raffaello si spense, poco prima di compiere 82 anni, a Bologna il 22 gennaio 1942. Lo fece dopo avere percorso un lunghissimo e tortuoso percorso incominciato in contrada Amarella nella piccola e lontanissima Marzi, sempre al servizio di quella Patria i cui primi destini si sono compiuti assieme ai suoi.

La sua Antonietta gli sopravvisse di 20 anni e se ne andò, sempre a Bologna, il 21/02/1962.
Spero, in un prossimo futuro, di avere la possibilità di ampliare ancora le informazioni al loro riguardo, intanto però concedetemi di inserire in questo post un ultimo primo piano di Raffaello. Si tratta di un ingrandimento della foto pubblicata appena sopra. E' palesemente una ripetizione, oltretutto è anche un pò sgranato e per niente nitido. Ma quell'espressione  mi ricorda troppo quella di alcuni, cari parenti che se ne sono andati.



SILVIO LIMARZI



ESTRATTI DEI REGISTRI DI LEVA DI COSENZA (cliccare per ingrandire)



DICITURA: "Già in servizio nella qualità di ufficiale al 42 reg. Fanti n. 208 di matricola"

Nessun commento:

Posta un commento