“Ho riflettuto molto sulla nostra rigida ricerca, mi ha dimostrato come ogni cosa sia illuminata dalla luce del passato… in questo modo io sarò sempre lungo il fianco della tua vita e tu sarai sempre lungo il fianco della mia.”

da OGNI COSA E' ILLUMINATA - Jonathan Safran Foer

venerdì 24 aprile 2015

Domenica 9 Luglio 1950

Quando nonno Silvio morì improvvisamente era una domenica di luglio del 1950. Aveva 74 anni e, forse, il cuore un po' troppo logoro. Io, comunque, preferisco a pensare più semplicemente che la sua ora fosse arrivata. In ogni caso la notizia della sua morte corse veloce per le vie di Meldola e fece molto scalpore: era morto "e' dutor", colui che era riuscito ad allungare la vita di tante persone, ma che quel giorno, non era riuscito a fare nulla per allungare, nemmeno di un minuto, la sua.

La causa del decesso fu, quasi certamente, una dissezione della aorta, evento che anche oggi è quasi sempre letale e che, a maggior ragione, 65 anni fa non poteva lasciare scampo. Eppure il nonno, tentando su sé stesso l'ultima diagnosi della sua vita, chiedeva disperatamente (e inutilmente) una bombola di ossigeno per provare a respirare un altro pò. Non sarebbe servita quella bombola, questo probabilmente lo sapeva anche lui, ma non era mai stato abituato a mollare la presa su di un paziente senza averle provate tutte. Non lo fece nemmeno quel giorno.

Quel suo ultimo grido di aiuto, però, finì inevitabilmente per rimanere impresso nell'immaginario collettivo tanto che, pochi giorni dopo, trovò spazio nelle colonne de "IL PENSIERO ROMAGNOLO" noto periodico della provincia di Forlì. L'autore fu Alessandro Baronio, suo amico e compaesano che allora scriveva per la testata.


(cliccare sul testo per ingrandire)

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